
Anzi, sono diventate così popolari che si sono create, non solo negli States, due scuole di pensiero. Due fazioni legate anche a due diverse territorialità.
Da un lato ci sono gli aficionados delle West Coast IPA, che guardano ai tramonti e al way of life californiani; dall’altro i fautori delle versioni Hazy (dette anche North-East IPA, o Juicy IPA), orientati verso marchi insediati nell’area settentrionale e centro-orientale degli Stati Uniti, dalla Pennsylvania fino a Vermont, New Hampshire e Maine.
Le Hazy IPA stanno prendendo d’assalto l’industria della birra. Sono birre caratterizzate dall’uso di cereali non maltati, che conferiscono loro una particolare velatura del colore da cui prende il nome (“hazy” significa “nebbioso”, “sfuocato”). Tendono ad avere un amaro meno elevato e sapori tropicali e succosi. La luppolatura dona alle Hazy aromi e gusto esplosivi, con in evidenza sentori di agrumi e frutti tropicali al naso e al palato.
Come sintetizza bene Sam Tierney, manager del birrificio Propagator del Gruppo Firestone Walker, “è pazzesco osservare quanto velocemente siano diventate popolari le Hazy IPA negli States. Penso che i sapori succosi e fruttati e il relativamente poco elevato grado di amaro abbiano una grande presa sui consumatori, molti dei quali potrebbero essere stati scoraggiati dall’amaro troppo pungente tipico della maggior parte delle birre IPA tradizionali”.
In realtà, la dicotomia sta diventando sempre meno rigida, a favore di una maggiore ampiezza di scelta per il consumatore. Entrambi gli stili (o meglio, i “sottostili”) sono molto apprezzati e hanno lasciato un’impronta permanente nell’industria della birra artigianale. Però tanti produttori americani di IPA stanno sperimentando nuove specialità, più equilibrate e consensuali. Magari si tratta di birre con etichetta “West Coast”, ma sono ispirate dal successo delle più torbide “Hazy”, con un amaro più bilanciato e sapori di luppolo più succosi. Perché per un vero beer lover l’importante è sperimentare, esplorare, non fossilizzarsi e – perché no? – prendere il meglio da proposte e stili eterogenei.
Fonte: Firestone Walker