
Se questa è la regola standard, nello specifico esistono differenze tra birre più o meno sensibili al passare del tempo. Tra quelle più sensibili ci sono le birre più delicate e quelle molto luppolate, oltre a quelle con una gradazione alcolica bassa. Per tutte loro il TMC conta assai: un’esperienza gustativa fatta in prossimità o dopo tale data può risultare meno soddisfacente rispetto a un consumo più fresco e ravvicinato al momento del confezionamento. In particolare, per le birre con un elevato contenuto di luppolo, il tempo non deteriora il prodotto, ma può modificarne gusti e sentori. Dopo un certo periodo l’amarezza tipica del luppolo può evaporare, lasciando spazio ai malti, che fanno emergere sapori più intensi.
Al di là degli aspetti normativi e delle definizioni astratte, la durata e la conservabilità nel tempo di una birra non sono problemi da poco. In quanto distributori e responsabili della logistica di birre di qualità, noi di QBA ce lo siamo posti e ce lo poniamo ogni giorno trattando birre “vive” e prodotte al di là dell’Oceano, come quelle che arrivano dal birrificio californiano Firestone Walker. Per questo motivo noi di Quality Beer Academy abbiamo previsto una catena del freddo dal birrificio ai nostri clienti che assicura una temperatura stabile di conservazione di 4.4°C per tutta la durata del viaggio, in modo da preservare al meglio le proprietà organolettiche. Importare birre significa infatti trasportare un’emozione sensoriale, fatta di aromi, sentori, note gustative, che non possono e non devono perdersi durante il viaggio, a causa di ritardi o sbalzi di temperatura. Abbiamo selezionato Firestone Walker per la qualità e l’originalità delle loro birre, ma abbiamo deciso di importarla solo a condizione che la birra arrivasse in Italia fresca e fragrante, come viene bevuta in California. Per farlo abbiamo dovuto trovare insieme al birrificio una soluzione che lo rendesse possibile.